Erster Advent

Scommetto che avete passato tutto il fine settimana a fare shopping natalizio e manco sapete che oggi è la prima domenica di avvento. O forse sì? Qui in Germania lo sanno tutti, se non altro perché le quattro domeniche di avvento sono, nella maggior parte delle grandi città tedesche, le uniche domeniche dell’anno in cui i negozi sono aperti. Qui dove sono io hanno appena deciso di liberalizzare gli orari di apertura e, in cambio, di osservare rigidamente la chiusura domenicale (avranno paura che spendiamo troppo?), ma per quanto mi riguarda fa lo stesso, ché questa domenica, tanto, come anche la scorsa domenica e, probabilmente, la prossima, l’ho passata ad imbiancare, verniciare, pulire, spacchettare, riordinare questo cavolo di casa che, al momento, mi porta via più tempo ed energie di un paio di pargoli.

Oggi, però, mi sono ripromessa di dedicare un pochino del mio tempo ad un’attività che ho tralasciato per qualche settimana e che mi manca moltissimo: scrivere qui. Un’impressione strana, le cose che mi circondano sono le stesse, ma il luogo è cambiato, il contesto, la situazione. Tempo fa, parecchio tempo fa, mi ero trasferita nell’immaginazione in una mansarda ed avevo cominciato a scrivere il diario fittizio di una me inventata. I pochi posts che ne sono usciti sono nella categoria “in mansarda”. Ora nella mansarda ci sono per davvero, anche se non è né così piccina, né così erotica come me l’ero pensata a suo tempo. Al piano di sotto non c’è una viscontessa in vestaglia rossa, ma una coppia di ottantenni un po’ sordi e piuttosto rompiballe, di fronte non c’è un vicino curioso e ammiccante, ma una simpatica coppia dichiaratamente omosessuale. Va be’. D’altra parte, anche se di fronte ci vivesse George Clooney, al momento non avrei tempo nemmeno di dargli un’occhiatina, occupata come sono a rendere questo magazzino di scatoloni un posto vivibile. In compenso, se ci fosse un concorso di personalizzazione di mobili Ikea, credo che avrei buone carte per vincere il primo premio.

Un piccolo traguardo, oggi, l’ho raggiunto: sono riuscita a ritagliarmi un po’ di tempo solo per me, per mettere giù queste poche righe. Un piccolo passo verso la normalità, quella normalità che solo un anno fa mi era parsa così noiosa ed immutabile e che negli ultimi mesi sembrava diventata irraggiungibile.

23 pensieri riguardo “Erster Advent

  1. Oh, finalmente, che mancava poco e mandavo Ares a cercarti (che secondo me, come cane, non ha un gran fiuto, ma questo passa il convento).
    Eccerto, la prima domenica d’avvento. La Vis c’ha già il calendario, non lo sai? Lo compra perché ci sono i cioccolatini, ma fa la sua bella figura lo stesso.

    Poi lì da voi ci sono i mercatini di Natale, che sono l’ideale per i regalini inutili (a Monaco, già a giugno, c’erano dei bellissimi ricci di legno che poi non ho comprato. Figuriamoci a Natale…)

    Bentornata (ti direi che ti voglio bene pure io, ma poi Vis mi accusa di copiare) 😉

  2. Ciao Ricciola, grazie del bentornata e un abbraccione (anche a te voglio bene :-* ). Tu che sei sempre informatissima: che ne è di Placida? Non mi sono ancora ripresa dallo schock!

    Fabrizio, molto volentieri! Oppure un Glühwein (o due, che ce n’è, da raccontare…) 😉

  3. anch’io ti voglio bene nè.
    ma scusa mafaldona, non potevi assoldare un imbianchino?
    mi sei tifentata crosta?

    un bacio
    la fu

  4. Uella, sono uscito a far la spesa e guarda chi trovo?
    Isa certo che in Germania devono far qualcosa per lo sciopping…mi ricordo alle quattro del Sabato pomeriggio era gia’ tutto sprangato come se fosse il giorno di Natale. Ben grama. Un Venerdi’ sera prendi una stinca, ti alzi un po’ tardi e non riesci neanche a comprare una mezza zucchina ammuffita e un tozzo di pane raffermo.

  5. Di Placida non so altro che quello che leggi quando provi ad aprire il suo blog (le ho scritto ma non mi ha risposto, quindi non so che dire). Spero che si riposi, stia meglio e voglia tornare.

  6. Perché tu no orkanizzato, Sgrigna! se tu folere prentere stinca, tu fare spesa giorno prima o tu afere dispensa con scatolame und pane concelato. Razionalità teutonica, altro che spaketti, baffi neri e mantolino! (italiano lavatifo e sfaticato).

    Ahemmm, Isa, che io ti voglia bene lo sai, ma ripeterlo fa sempre piacere ad entrambe! 😉

  7. Tutte queste dichiarazioni d’affetto, se non d’amore, solo perchè stai rinfrescando una mansarda.
    Se sapevo che bastava così poco per intenerire alcune delle tue amiche di sopra, dichiaravo da subito la mia passione per le verniciature domiciliari. Che poi a pensarci bene, in effetti, potrebbe anche essere una gran bella attività…
    Isa, sei a disposizione, nel caso, per un corso di formazione, per quanto a distanza?

  8. Cacà, a me le dichiarazioni d’affetto qui sopra commuovono (e non poco)… e provengono tutte da persone speciali, quindi ci credo 🙂
    Guarda, ti offro di meglio di un corso di formazione a distanza: se vieni qui ti do’ un secchio di “bianco” (dalle mie parti si dice così) e un rullo e facciamo un po’ di “learning on the job”, ché la camera degli ospiti è ancora allo stato “originale” 🙂
    Imbiancare, comunque è solo una piccola parte delle cose che ci sono da fare e i volontari sono sempre i benvenuti!!

    Fu, con tutti questi scatoloni non c’è fisicamente posto per l’imbianchino!! 😀

  9. Riccio, forse Caca ha un’idiosincrasia al copiativo blu più che agli aculei! 😉

    Isa, noi siamo alla fase due: dopo esserci stufati del bianco più bianco ed aver modificato qualche parete a colpi di martello pneumatico (!) siamo alla fase cromatismi intensi… aspettatela tra un annetto circa, tre mesi dopo l’ultimo scatolone che ancora conservava tua mamma o tua suocera! 🙂

    p.s. ma a Natale… ???

  10. So che è la prima domenica d’Avvento perchè non posso suonare l’organo. Leggo spesso volentieri questo sito e sono contenta di averlo fortuitamente ritrovato (prima c’era un’immagine liberty, mi sembra). Mi auguro di tornare con un intervento un po’ più interessante, ma in questo momento sono impegnata.

  11. era ora Isa!

    voglio molto bene a tutti ,benino alla vis:) (non ho ben capito che le sia successo sotto il pero, l’ultima volta che l’ho letta si stava scaccolando…tutto normale, quindi….)

    auguri di splendida normalità alla padrona di casa

  12. Minerva, approfitto di vederti qui per dire che sento anche la tua, di mancanza (oh, che bello, le splendide donne riunite in questo post, fossi uomo non me le lascerei scappare ;))

    Caca, scusa di nuovo ma non ho capito… annotato perché? (sai, noi ricci in inverno siamo un po’ lenti di comprendonio)

    Isa, ti ripeto quello che ha chiesto Silvia… a Natale?

  13. Riccio, a Natale arrivo… già prenotato! 🙂 Sono in crisi d’astinenza da coccole della mamma…

    Silvia, per cominciare ho dipinto una parete della camera da letto di azzurro e ora mi sto gingillando col pensiero di dare un tocco di rosso al soggiorno. Quand’è che vieni a trovarmi e mi dai un parere??

    Cassai, ben arrivata! Immagine liberty? Be’, d’immagini ne ho cambiate tante, forse c’era una panoramica di case colorate (Porto, in riva al fiume, uno spettacolo). Mi fai venire voglia di cambiare la testata…

    Matteo, Minni, che piacere!!

  14. ok ok! vengo su con la cartella pantone che gratterò per qualche giorno al marketing eppoi ci divertiamo!
    Gli uomini li mandiamo fuori dalle p*** però 😉

    Il rosso è splendido su una parete, se hai fretta mi permetto di consigliarti un rosso abbastanza freddo (senza componenti di giallo o quasi) e non troppo acceso; altrimenti rendono molto anche i toni della terracotta, ma dipende tutto dal colore dell’arredamento e dal tipo di contrasto che vuoi ottenere.

    A presto!

  15. ma baci, isa! mi sei mancata un sacco, anche se nemmeno io riesco a tener molto dietro al blog. il fatto è che il lavoro si sovrappone a se stesso e ci si mettono di mezzo anche le faccende di vita spicciola… piccoli disastri, piccoli casini… ma che gioia rileggerti! baci.

  16. Silvia, ne parliamo con calma (ma sul serio!) quando arrivo…

    perec, carissima, il 2006 è un anno estremamente impegnativo, per me, a quanto pare fino alla fine (pant, pant). Speriamo che il 2007 sia un po’ più tranquillo… bacioni a te!

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