Apocalypto

Ieri sera grazie ad un’amica sono riuscito a vedere l’anteprima di Apocalypto (ocio al sonoro), la penultima fatica di Mel Gibson (l’ultima pare sia stata guidare indenne sino a casa dopo una festa con amici).

Il film è valido nella prima parte. L’usuale -ormai per Mel Gibson- scelta di girarlo in lingua originale (un idioma maya dello Yucatan) resta sempre molto affascinante. Come lo sono i costumi e certi spaccati di vita mesoamericana. Purtroppo, nella seconda parte, si trasforma in una specie di Rambo maya con tanto di “saltone”. I riferimenti storici mi sono parsi abbastanza traballanti (l’eclisse e le malattie per esempio). Quelli mitologici, disseminati ovunque (la buca, gli animali, la gravidanza ecc.) che servivano al salto di qualità, non sono sviluppati in modo tale da trasformare il film da semplice film d’azione in qualcosa di più: la visione apocalittica di una civiltà. La cosa più bella alla fine è il profondo verde della foresta.

6 pensieri riguardo “Apocalypto

  1. E’comprensibile che un microcefalo come te rimanga delusa nelle aspettative specie quando non si trova davanti a prodotti per semi infermi di mente come “Natale a New York”. Quindi la prossima volta lascia perdere Mel Gibson e goditi solo quello che il tuo piccolo cervellino arriva a filtrare.

  2. Fabio, i personaggio come te mi incuriosiscono: fatico a capire il perche’ di tanta acrimonia (parente forse?).
    Tu il film l’hai visto?
    Se si’, spiega pure il perche’ questa mediocre pellicola ti sembra l’opera di un novello Bergman, altrimenti, ti suggerirei di dedicare la tua spiccata intelligenza alla riflessione grammaticale sulle concordanze di genere.

  3. Fabio, ben vengano pareri discordi e contrastanti, critiche ed opinioni diverse, purché si resti nell’ambito dell’espressione civile ed educata. Personalmente non tollero la maleducazione e l’arroganza e non ho intenzione di dare spazio a chi difende le proprie ragioni offendendo gli altri, in questo caso sgrigna. Per questa volta passi, il tuo commento rimane qui, ma se dovessero ripetersi commenti contenenti apprezzamenti personali gratuiti rivolti agli autori provvederò a cancellare il commento.

  4. trovo sia un gran bel film, ma tutta la violenza di cui si parlava non c’è. Nemmeno doveva essere privo di censura forse un bel V.M.14 lo meritava. comunque più che sui maya mi sembra incentrato sulla storia di un uomo e le sue vicissitudini. in ogni caso trovo che sia un film da guardare a differenza del quasi tragicomico “la passione di Cristo” questo è più vicino alla realtà, in quanto le persone si comportano da tali morendo nei tempi che gli spettano mentre nella passione, nonostante le decine di litri di sangue persi (un uomo non ne ha più di 5 in media)continua a vivere fino alla fine del film.

  5. dopo the passion,che a me non ha detto assolutamente nulla,mel gibson
    cambia per…restare nelle stesse atmosfere epico-storiche,sulle quali cmq non ci è facile giudicare.
    scenogrfia,misica,costumi e ritmo superbi.
    abbastanza corretto il messaggio del regista verso il pubblico:piccole culture e piccole civiltà sempre piu’ bersaglio dei forti e soprattutto attenzione ad un mondo senza piu’ uno sguardo a cio’ che regola la nostra vita.forse l’amore…?? forse la natura..??

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