Senza cartelli

Provate ad immaginare città prive di segnali stradali. Niente semafori. Niente Stop. Niente divieti di transito. Niente sensi unici. Automobilisti e pedoni che interagiscono utilizzando il buonsenso. Niente divieti, niente restrizioni.
Un sogno? Un incubo? Secondo un articolo apparso su Spiegel Online, una realtà.

Il progetto Shared Space, partito dall’Olanda e finanziato dall’Unione Europea ha eliminato i cartelli stradali in sette città in Germania, Belgio, Olanda, Danimarca e Gran Bretagna, con l’obiettivo di rendere il traffico più sicuro e più a misura d’uomo.

Un progetto che in Germania, in cui sono disseminati 20 milioni di cartelli stradali di 648 tipi diversi, ha sollevato una serie di discussioni pro e contro l’iniziativa: da una parte i tedeschi hanno una vera passione per regole, regolette e regolamentazioni delle eccezioni, d’altra parte esistono studi che affermano che ca. il 70% dei cartelli stradali vengono inconsciamente ignorati. I sostenitori del progetto Shared Space sostengono che la mancanza di divieti e cartelli porti automobilisti e pedoni ad essere automaticamente più rispettosi e responsabili proprio in virtù del fatto che non ci sono regole fisse a cui attenersi.

La città di Drachten in Olanda è stata l’ispirazione del progetto Shared Space: i cartelli sono stati dimezzati, i semafori completamente eliminati e solo in due casi sostituiti da rotatorie. Le regole sono solo due: “tieni la destra” e “non bloccare altri”: il numero di incidenti è drasticamente calato in seguito ai cambiamenti e la cittadina è diventata luogo di pellegrinaggio per esperti da tutto il mondo.

Mi sono chiesta come mai nessuna città italiana prenda parte al progetto: forse perché in un paese in cui i cartelli ed i semafori sono visti più come consigli che come regolamentazioni a cui attenersi non c’è bisogno di toglierli?

22 pensieri riguardo “Senza cartelli

  1. Quello che so è che in Italia – a Roma, almeno, e Palermo, ma penso altrove – a volte rispettare le regole è più pericoloso che non farlo. Penso per esempio a una strada a scorrimento veloce vicino casa, con un limite di 70. Bene, se non vai almeno a 80 corri il rischio che ti vengano addosso…

  2. In pratica da quel che ho capito i nordici inquadrati e rispettosi delle regole hanno trovato una spiegazione logica e quindi hanno dato il via alla sperimentazione di quanto accade normalmente nelle fantasiose ed irrazionali città del Sud del mediterraneo! Bastava mandarli a fare un giro in auto a Tunisi, gli costava di meno… 😀

  3. The utopia has already become a reality in Makkinga- Me lo ricordo a Roma quando andavo con la 500 blu e non c’erano strisce, semafori e cartelli. A ogni incrocio era un botta, tutte le auto picchiavano dentro al grido -Io vengo da destra !- Queste cose vanno bene a Makkinga. Non si capisce perchè queste trovate debbano essere finanziate coi fondi EU. Se tolgono i cartelli indicatori se li rivendano come ferro. Strudel

  4. un incubo? secondo me è un paradiso una città cosi’, Città Futura, La Città del Sole, la Comune, la Repubblica partenopea. (oh, ben inteso, neanche vigili e poliziotti!!)

  5. Scusa, Isa , se rispondo a Strudel…si può?
    Vorrei dirgli che l’importante è sempre ANDARE IN FONDO
    (e spero che non replichi con la battuta “a destra” o “a sinistra”

  6. Strudel, lascia stare le mie amiche, accidenti! Prenditela con me, ok? E non diciamo stupidaggini, che vuol dire “ho sbagliato a tornare”? A volte mi chiedo che cosa ho fatto di male per meritarti… 😀

    Comunque a me l’idea della città senza cartelli piace moltissimo…

  7. oh Cassai ma che sei amica di Isadora ? Ma ce lo sa Isadora che ti conosco da quando andavi al liceo ?

    Cartelli ? Ma quali cartelli? Mai visto uno in tanti anni che sono andato in macchina. Ancora adesso qualche vigile poco esperto mi chiede -Scusi, ma non ha visto il cartello?- E io lo devo aggiornare – Cartello? mai visti. Forse c’erano prima- Strudel

  8. A scuola la parola cartelli l’abbinavano sempre a trust…ma non so bene perchè: anzi, lo so, ma non mi piaceva come lo spiegavano.
    Allora…DIVIETO DI AFFISSIONE CARTELLI (E TRUST)

  9. Noi si fa i’ bisnese Cassai. I’ bisnese co’ i’ traste. Si recupera i cartelli e ci si fa mutande di latte per le sciite. Che poi le sunnite le vogliono anche loro. Te tu capisci che ognuna femmina araba esprimerebbe a codesto modo il sentire suo.

    -Divieto di sosta
    -Divieto di transito
    -Sosta vietata
    -Parcheggio di pagamento 1 ora
    -Lasciare libero il passaggio
    -Parcheggio privato
    -Senso vietato
    -Senso unico

    Sorella se ho dimenticatgo qualcosa, metticela.
    Strudel

  10. IL PROBLEMA DI KARLA VON TRIPPEN KASSAI (irrisolto) – Franz, Fritz, Frutz e Trutz arrivano contemporaneamente all’incrocio senza strisce, semafori o cartelli , chi passa ? Strudel

  11. Troppo bello per essere vero…ma tutto ciò in Italia a Roma , Napoli anche Milano e soprattutto le grandi città del sud è pura utopia …tutto ciò non potrà mai essere possibile ..solo un bel sogno.. magariiii

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