Il maiale dei Pink Floyd ha votato Obama e poi è volato via

Sono stato a vedere Roger Waters. In questo tour sta facendo tutto The Dark Side of The Moon.
E non solo: parecchi pezzi di The Wall, Whis you Were Here, ma  anche Set of the Control for the Heart of the Sun -non avrei mai pensato di avere la grazia di sentirla live.
La caratteristica del concerto –a parte me in estasi come in un orgasmo suino– sono stati i riferimenti politici. Tre momenti si sono distinti tra gli altri.
Durante The Fletcher memorial home sullo schermo dietro il palco sono apparsi ritratti di dittatori con delle frasi famose. Tra Stalin e Pol-Pot è apparso Bush e la sua frase: “I just want you to know that, when we talk about war, we’re really talking about peace”. Quello che era seduto vicino a me non è riuscito a trattenersi dal protestare in direzione del palco alzando il medio. Per venire a Dallas a far passare la foto di Bush vicino a quella di Stalin (la foto di Pol Pot sara’ stata scambiata per il tipo che gestisce il dry cleaner all’angolo) ci voglioni i cojones. Tanto di cappello.

L’altro momento in chiusura quando è iniziato il potente coro di Bring the Boys Back Home. Mentre la bandiera americana veniva proiettata sullo sfondo, il riferimento alla guerra in Iraq si è fatto sentire quasi con dolore.
Ma la cosa più sorprendente è stata vedere il maiale dei Pink Floyd lasciare l’endorsment per Obama e poi volare via.
È andata proprio così. Il maiale è apparso tra il pubblico sulle note di Sheep (che da vivo spacca proprio). Ha fatto il suo giretto sulle nostre teste con una gigantesca scritta Obama con il check su un fianco.
Poi è volato via. Probabilmente in direzione Indiana e North Carolina dove oggi ci sono le primarie. 
Spero proprio che prima il maiale faccia a tempo a visitare il pastore di Obama: Jeremiah  Wright. Dopo che si sono calmate le acque per i suoi sermoni e dopo che è andato in pensione, questo è ritornato alla carica in un paio di interviste scatenando l’attenzione dei media e causando grossi guai alla campagna elettorale.
Il pericolo è che quello che ha detto il reverendo venga usato come qualcosa che definisce la figura di Obama mettendo in serio pericolo la sua eleggibilità, tanto che il candidato democratico è stato costretto a ripudiarlo.
Quello che ha detto Wright alle mie orecchie non suona per nulla oltraggioso, anzi mi sono sembrate delle banalissime verità. 
A quanto pare nel sistema americano dei mass media ci sono delle verità che non possono essere dette. Un po’ come le verità che non possono essere dimostrate nel Teorema di Godel.
Una di queste è la smentita del preconcetto del good guys, bad guys. Non saprei bene dire da dove è partita questa storia: se da troppa Bibbia digerita male, dai film di John Wayne o dai cartoni animati giapponesi oppure è l’onda lunga della propaganda della seconda guerra mondiale, fatto sta che per l’americano medio il mondo si divide in buoni e cattivi.
Molto più probabilmente è solo un effetto delle comunicazioni di massa che fa passare i messaggi solo se appiattiti e semplificati, comunque la maggior parte degli americani sono convinti che, per definizione, loro sono i buoni e gli altri sono i cattivi. Qualunque argomento che smentisca questo pregiudizio è avvertito come un insulto, perche’ mette in dubbio la loro buonafede. Anzi è proprio inconcepibile, come per noi il cappuccino del tedesco con la pizza.
Stasera ci saranno i risultati delle primarie di Indiana e North Carolina.
Speriamo nel maiale.

4 pensieri riguardo “Il maiale dei Pink Floyd ha votato Obama e poi è volato via

  1. Non sapevo chi fosse il rev. Wright, grazie per averci fatto conoscere questo personaggio: è uno tosto. Leggendo gli articoli riguardanti le controversie di cui è stato al centro, sono andato a cercarmi qualche informazione in più sul Tuskegee Experiment e sono senza parole.

  2. Sono felice per BaraCK!!! Speriamo bene per il seguito.

    Sgrigna beato te di essere stato a quel concerto!!! Ho cercato il maiale per avere un’idea
    http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/article3847074.ece
    (mi hai fatto sorridere tantissimo con l’espressione “a parte me in estasi come in un orgasmo suino”)

    “I buoni loro, gli altri i cattivi”. L’ideologia è l’arma peggiore che ci sia, questo è un esempio eccelente per sottolinearlo (crescendo con quel mito, si deve essere difficile di pensarlo in un’altro modo purtroppo!). Meno male, ci sono altri modi di pensarlo, Barack da una speranza per un nuovo modo di vedere le cose.

  3. BaraCK ha vinto con un grande margine in NC e perso appena per 20mila voti in Indiana dove la Clinton era strafavorita. Martedi’ prossimo c’e’ West Virginia.

    Adesso si incominciano a vedere segnali da parte del partito per mollare la Clinton. Qualche superdelegato sta passando alla sponda Obama, l’altra sera Carter intervistato da Leno ha detto che tutti i suoi figli e nipoti sono per Obama e ci sono state voci di una telefonata pesante tra Pelosi e Weinstein (un miliardario supporter della Clinton) sono piccole cose, ma sono segnali.

    Questa credo di averla sentita al O’Brian show, ma spiega la situazione piu’ di molti notiziari: “Obama gets the state of North Carolina, Clinton the state of denial”

    @cktc Eh si’ i maiali hanno orgasmi che durano delle mezz’ore.

  4. Leggo che Roger Waters ha cambiato il vestitino al maiale volante. Quando l’anno scorso sono andato a milano a guardarlo non c’era ovviamente nessun riferimento a Obama, ma la scritta “Dick Cheney” sul sedere del maiale, e una freccia che collegava la scritta e il suo buco lì dietro

    Qui si vedono un pò le scritte laterali
    http://www.flickr.com/photos/sarbyn/471048136/

    PS: e le bolle di sapone durante “shine on your crazy diamond”? l’astronauta che fluttuava sopra le teste? I colpi di cannone? C’era tutto anche in america? 🙂

I commenti sono chiusi.