Si partiva al mattino ad orari antelucani, la Giulia bianca lucidata a festa per l’occasione e piena come un uovo, per me tutto il sedile posteriore e il finestrino dalla parte del sole oscurato da un foulard.
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È arte?
Be’, se non altro non é gigantismo, O, quasi per contrappasso, nanismo, dimensioni enormemente piccole. Basta questo a farne arte?
Questa è un’immagine di un mondo piccolissimo, molecole di monossido di carbonio che danzano un balletto geometrico costruendo simmetrie spiraliformi di commovente perfezione su di una superficie monocristallina di platino durante la reazione di ossidazione ad anidride carbonica. Geometrie costruite sulla superficie simmetrica del monocristallo ed orchestrate da variazioni della pressione parziale dei gas coinvolti nella reazione.
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Summertime
Un giorno di festa, sto mettendo in ordine vecchi dischi (quelli neri, grandi, col buco in mezzo), me ne capita uno tra le mani che non ho piú ascoltato da una mezza eternitá. Lo metto su, perché no, poi mi accoccolo sul divano e lascio andare musica e pensieri.
Una quindicina d’anni fa, atmosfera fumosa di un pub, Simon, ricordi?
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Pizza e ricordi
Lavorare con le mani mi rilassa, gesti meccanici che lasciano libera la mente di viaggiare, di ricordare, di giocare.
Sbriciolo il lievito di birra nell’acqua e mescolo per farlo sciogliere.
Una serata di pioggerellina invernale, passeggiavamo senza meta e ci raccontavamo l’un l’altra… non so piú bene cosa, non erano le parole ad essere al centro dei nostri pensieri, certo non dei miei.
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